8 Buoni Motivi per far visita al Museo Civico di Gallipoli

  1.  Per non fare la figura del turista cafone a Gallipoli, preso solo dalle sue spiagge e dal mare. Al ritorno a casa, per sfoggiare una minima conoscenza della cultura locale, vi toccherà, di base: andare a visitare il Castello angioino e fare un giro al Museo Civico di Gallipoli. Se poi siete del posto, la visita diventa d’obbligo.
  2. L’effetto meraviglia è assicurato. Appena entrati, noterete subito l’enorme ed originale scheletro di una balenottera, pescato a fine Ottocento in acque gallipoline. Tranquilli, non avete sbagliato museo (vedi Museo del Mare a Gallipoli).
  3. Sarcofagi e vasi messapici, suppellettili d’epoca, fossili, antichi libri e dipinti, collezioni zoologiche e ornitologiche. C’è concentrato tutto quello che trovereste in dieci musei diversi in qualsiasi parte del mondo.
  4. Qui si fanno Incontri ravvicinati del terzo tipo. Se avete stomaci forti, non perdetevi la visita ai feti in formalina al piano superiore.
  5. Situato in un antico palazzo ottocentesco del centro storico, vi farete un’idea della bellezza degli edifici storici disseminati per la “città bella”.
  6. Guide Amart preparate e appassionate, pronte a rispondere a ogni vostra curiosità.
  7. Per scoprire che l’ “E. Barba” che dà il nome al museo, non sta per Eugenio Barba, regista e teorico del teatro di fama mondiale, fondatore insieme a Peter Brook dell’Odin Teater, cresciuto a Gallipoli e da qui emigrato in fanciullezza, ma a Emanuele Barba, filosofo, medico, letterato e filantropo gallipolino, grazie al quale il museo ha iniziato a crescere, con il contributo della sua raccolta personale di oggetti di storia naturale, archeologica e mineralogica.
  8. Il prezzo è più che onesto: solo € 1,00 in meno nel portafoglio, per andare via con tante interessanti conoscenze in più.

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