Giallo di Vietri. Ceramiche, fiori di zucca e altri misteri

Se per ogni città ci fosse un colore, il giallo sarebbe quello di Vietri sul mare, il colore del sole, delle stelle (look how they shine for you) e dei limoni, ripreso  nelle ceramiche artigianali che ricoprono le mura e le strade vietresi, tanto da diventare predominante e connotativo del paesino, Patrimonio dell’Umanità, situato all’inizio della Costiera Amalfitana.

Che poi è anche il colore dei fiori di zucca. Ottimi quelli ripieni de La Playa, ristorante che non ha la vista mare ma che ha ricostruito al suo interno la location di una spiaggia, bizzarro e curioso e dalla cucina imbattibile a base di pesce.

Per tornare alle ceramiche, in estate, nel Museo dedicato di Raito, una delle frazioni di Vietri, si organizza il Festival di musica classica e jazz, quest’anno dal 9 luglio al 4 agosto con ben 18 concerti, questi sì con vista sul mare, dalla panoramica terrazza di Villa Guariglia.

Il museo ospita i pezzi storici e le collezioni locali in ceramica, tra cui il “ciucciariello” di Kowaliska, realizzato nel 1923 e divenuto simbolo di Vietri. Del perché un asinello sardo sia divenuto l’emblema di un paese campano rientra sempre nel giallo di Vietri.

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