Masserie, orecchiette e Negroamaro. Benvenuti in Puglia!

Lo so, sono una privilegiata perché vivo in Puglia e perché mi capita di girare spesso, per piacere e per lavoro, per i tesori nascosti di questo territorio, mi riferisco ai centri storici dei paesini, specialmente quelli nell’entroterra, alle masserie salentine, a quelle a vocazione turistico-ricettiva e a quelle dedite alla produzione vitivinicola. Cantine Aperte è un’ottima occasione per visitare entrambe le tipologie, come è successo a me: domenica e lunedì ospite per una degustazione guidata a Masseria Altemura dei vini della Casa Vinicola Zonin, dalle parti di Torre Santa Susanna, vicino Oria. Esempio di progetto di restauro riuscito di un’antica masseria risalente al XVI secolo, ora centro aziendale vitivinicolo con un intorno di 130 ettari di vigneto.

Dopo la degustazione di ben 7 tipi di varietà, dormita ristoratrice presso Tenuta Moreno, a una manciata di km dalla masseria, altro esempio di ristrutturazione di un’antica costruzione risalente al XVII ma con caratteristiche diverse, votate alla ricezione turistica.

La sera è stata l’occasione per fare una piccola visita a Ostuni, a circa 30 km dalla tenuta. La città bianca non lascia indifferenti. Come non lascia indifferenti la cucina dell’Osteria Piazzetta Cattedrale, situato nell’antico locale del Castello di Ostuni.

Menù speciale per la degustazione dei vini di Masseria Altemura: in particolare, il cestino di crêpes con crema di cavolfiori accompagnato da Fiano ben refrigerato

e sigari di pasta ripieni di melanzane che ben si sposavano col Rosamaro, il Negroamaro rosato di Casa Vinicola Zonin, semplicemente divini!

Il giorno dopo è stata la volta del corso/laboratorio per imparare a preparare le orecchette fatte in casa, presso Masseria Altemura. Ebbene sì, pur essendo io una pugliese salentina, non avevo ancora avuto l’occasione di preparare le orecchiette, anche se ci vuole davvero poco: farina di grano, acqua e un pizzico di sale. Il difficile sta nella lavorazione. 1) La pasta deve diventare dura e compatta, 2) si arrotola come un lungo serpentello, 3) si taglia a piccoli pezzettini, 4) ogni piccolo pezzettino viene arrotolato, schiacciandolo intorno al coltello, 5) e infine si gira l’orecchietta.

Molto più facile mangiarle, condite con sugo di pomodoro fresco, poi, in un battibaleno. Anche se sono pugliese e questi piatti ormai non dovrebbero più essere una sorpresa per me, è sempre una piacevole emozione. Ora che la missione è compiuta, siamo contenti di brindare con un bicchiere di Rosamaro. Cin, cin!

4 Replies to “Masserie, orecchiette e Negroamaro. Benvenuti in Puglia!”

  1. Posso chiederti come hai fatto a trovare questo lavoro?
    Se oltre a berci, mangiarci e scoprire ci vivi anche?
    Davvero il lavoro della mia vita, ops…volevo dire il sogno!!
    Complimenti e se ti dovesse servire una spalla o una “panza”…io mi candido!
    🙂

  2. da pugliese doc quale sono ti ringrazio per questo articolo spettacolare e ricco di foto suggestive 🙂

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