Pizzo, la città del gelato

Nocciola imbottita o tartufo? Eterno dilemma per chi, in visita a Pizzo Calabro, si trova a dover scegliere tra un gusto di gelato e l’altro. Al bar gelateria Ercole, nella piazza di Pizzo, i locali consigliano il tartufo. Quello nero con panna, poi, è il top. Ma anche il cono con la “liccardia”, il “riccio di mare”, la “bomba Mariagrazia” meritano uno stop temporaneo alla dieta, nel week end. C’è sempre un lunedì per poterla ricominciare.

Per smaltire l’eccesso di zuccheri e i sensi di colpa, una visita alla Chiesetta di Piedigrotta risalente al XVI sec., detta anche “Madonneja” (biglietto di circa 2,50 euro al bar di fronte alla scalinata), unica nel suo genere, posta in località Prangi, all’interno di una grotta a dieci metri dal mare: dalla statale 522, si scende una scalinata e ci si incammina per un sentiero che costeggia il Tirreno. Ad un certo punto una meraviglia agli occhi: la spiaggia e poi la chiesetta.  All’interno sculture di roccia, scolpite da marinai devoti alla Madonna, che con giochi di luce filtrati nella grotta, creano un effetto suggestivo. A fine visita, sosta sulla spiaggia con bagno nel mare cristallino.

La fame ritorna a farsi sentire, forse c’è ancora posto per uno spumone alla fragola o al pistacchio da Ercole…

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