Sud e magia. Maltagliati coi ceci e il dolore va via

La Basilicata è una regione piena di mistero e il suo fascino sta proprio in questo. Méta ideale per chi cerca nel viaggio la possibilità di conoscere una realtà diversa o quasi scomparsa nel resto d’Italia e far finta di essere l’Ernesto De Martino della situazione.

Dopo il rito di purificazione dal “morso della Taranta” di Galatina, un altro costume folkloristico del sud, ormai quasi scomparso, indagato sempre dall’antropologo napoletano (vedi Sud e magia, Feltrinelli, 2004), è quello delle lamentatrici di Pisticci (in provincia di Matera): donne che si misuravano – a volte mettendosi quasi in competizione tra di loro – in un vero e proprio canto funebre, accompagnato da un comportamento teatrale estremo e scomposto in cui si arrivava addirittura a percuotersi il viso a sangue, mentre si “cantavano” le lodi del defunto.

Le stesse donne, una volta tornate in se, riprendevano la loro vita come se niente fosse, dedicandosi esemplarmente ai lavori domestici e alla cucina. Tapparedde preparate laboriosamente a mano, tirate con il mattarello e cucinate con i ciciri e i peperoni cruschi (alias Maltagliati con i ceci) facevano dimenticare per incanto i dispiaceri. Magia del cibo, delle donne, del sud.

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