Settembre in Irpinia, food sounds green

Settembre è verde in Irpinia. A Zungoli, piccolo paesino medievale in provincia di Avellino, quasi al confine con la Puglia, si torna indietro di 60 anni. Un centro storico intatto, rimasto inalterato nel tempo, con palazzi signorili e il Castello Normanno nella parte visibile, nella parte più nascosta invece le grotte risalenti al IX sec. (forse anche prima) diventate nel tempo rifugi, depositi, granai, frantoi e ora destinate all’essiccatura dei caciocavalli podolici.

Nella seconda metà del mese di settembre ricorre la Festa della Transumanza, per rievocare l’antica tradizione contadina; per l’occasione gite guidate lungo il Regio Tratturo* Pescasseroli-Candela e poi danze e canti popolari, degustazioni di prodotti locali, in questo tripudio di paesaggi verdi che “… furono le vie di comunicazione di una civiltà che ebbe molti riflessi letterari. Infatti, la transumanza irpina fu al centro di un patrimonio di leggende, di canti, di linguaggi dando vita ad una vera e propria civiltà culturale.”(Prof. Diomede Ivone).

Si fa sosta a L’Angolo Verde, perché è il colore del posto e perché hanno ancora i videogiochi degli anni 80 – il massimo della tecnologia per un paesino che è rimasto negli anni 50 – ma soprattutto per le pappardelle ai funghi porcini.

*tratturi: sentieri di percorrenza non più visibili, essendo stati coperti da strade ed edifici, coltivazioni, boschi o semplicemente cancellati dagli agenti atmosferici. Erano affiancati da percorsi minori detti “Tratturelli” e “Bracci”, lungo i quali vi erano i “Riposi”, zone più vaste per il riposo degli animali in transumanza.

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