Mezzanelli lardiati, sapori ancestrali dal 1948

Giugliano di Campania, oltre ad essere la città della mela annurca (regina delle mele), è anche detta città della Fiaba, perché qui nacque Giambattista Basile, autore de Lo cunto de li Cunti, che utilizzò la fiaba come forma di espressione popolare e intrattenimento dei bambini. A lui va tutta la mia stima, insieme a quella di Benedetto Croce, per il quale Basile scrisse “il più antico, il più ricco e il più artistico fra tutti i libri di fiabe popolari…”.

Crescendo ci si intrattiene diversamente, per esempio con un piatto di Mezzanelli lardiati, quali quelli di Fenesta Verde di vico Sorbo, osteria di qualità flegrea di Giugliano in Campania, presente dal lontano 1948, quando la cantina – che oggi ospita circa 200-250 etichette – cambiò la sua destinazione, da rifugio antiaereo, durante la II Guerra Mondiale.

Nel menù, piatti tipici della tradizione napoletana, capaci di sommuovere sensazioni ancestrali nelle fredde serate invernali. Questa volta a provocarle non sono le storie da formulario alchemico di Basile (presto sul grande schermo ne Il Racconto dei Racconti, grazie a Matteo Garrone, regista di Gomorra e Reality), ma le ricette preparate dalla famiglia di questa preziosa osteria napoletana.

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